Il sistema ferroviario italiano, raffigurato per i più dal Gruppo FSI (Ferrovie dello Stato Italiane), si erge come uno dei pilastri essenziali dell’infrastruttura e della connettività del Paese. Attraverso le sue diverse società, quali Rete Ferroviaria Italiana, Trenitalia e Mercitalia Logistic, il Gruppo FSI gioca un ruolo vitale nell’assicurare una mobilità efficiente per milioni di cittadini, turisti e aziende, oltre a svolgere un ruolo cruciale nella logistica e nel trasporto merci.
La recente riorganizzazione del Gruppo FSI, con l’istituzione di quattro poli dedicati rispettivamente alle infrastrutture, ai passeggeri, alla logistica e al trasporto urbano, ha sottolineato l’importanza di una gestione oculata e strategica delle risorse e delle competenze all’interno dell’azienda. Tuttavia, è necessario un periodo di valutazione più approfondito per comprendere appieno gli effetti di questa nuova struttura, specialmente sul fronte sindacale, garantendo nel contempo un equilibrio tra efficienza operativa e soddisfazione dei lavoratori.
Con oltre 85.000 dipendenti diretti o indiretti, più l’indotto, il Gruppo FSI svolge un ruolo fondamentale nella gestione e nella manutenzione della rete ferroviaria, che vede la circolazione di migliaia di treni ogni giorno. Tuttavia, persistono sfide significative, come l’applicazione inconsistente dei contratti collettivi e la necessità di migliorare ulteriormente la sicurezza sul lavoro.
La sicurezza resta una priorità inderogabile, soprattutto alla luce dei recenti incidenti e delle aggressioni al personale ferroviario. È imperativo adottare misure concrete, come l’istituzione di regole contrattuali uniformi e programmi di formazione approfonditi per tutto il personale, oltre a intensificare i presidi di sicurezza per proteggere sia i passeggeri, sia i lavoratori.
Inoltre, è urgente intervenire sulla rete ferroviaria stessa per migliorarne l’efficienza e ridurre i rischi per la sicurezza. La revisione del progetto “Rete Snella” ormai datato è cruciale per garantire una maggiore fluidità del traffico e una migliore gestione delle perturbazioni, come diventa necessario lo sviluppo di linee alternative. Allo stesso tempo, la soppressione dei passaggi a livello e degli attraversamenti a raso è una necessità non più rinviabile e rappresenta un passo avanti essenziale per ridurre il rischio di incidenti e migliorare la sicurezza complessiva del sistema ferroviario.
Il diritto di sciopero, un diritto fondamentale dei lavoratori, è stato oggetto di recenti restrizioni, sollevando preoccupazioni tra i sindacati e i lavoratori del settore ferroviario. È essenziale, per trovare un equilibrio tra questo diritto e quello alla mobilità, garantire un dialogo costruttivo ed equilibrato tra le parti interessate, considerato che oggi le aziende fanno la parte del leone.
Infine, il recente Decreto Concorrenza ha sollevato dubbi sulla sicurezza del personale ferroviario e sulla liberalizzazione del settore. È essenziale che le decisioni legislative tengano conto delle esigenze di sicurezza e delle migliori pratiche internazionali, evitando di compromettere l’integrità e l’efficienza del sistema ferroviario italiano.
In conclusione, il sistema ferroviario italiano si trova di fronte a sfide significative che richiedono una risposta tempestiva e strategica da parte del governo, delle istituzioni e delle parti interessate. Preservare e potenziare questo fondamentale asset nazionale è essenziale per garantire una mobilità sicura ed efficiente per tutti i cittadini e per sostenere la crescita economica del Paese.
Comunicato: salvaguardare e rilanciare il sistema ferroviario italiano