FUORI ORARIO, DENTRO LA REALTÀ: PERCHÈ FAST-CONFSAL HA ACCESO I RIFLETTORI SU TURNI E NOTTI

C’è chi fa sindacato nei tavoli e chi lo fa anche fuori. E poi c’è chi li tiene insieme. È quello che FAST-Confsal ha scelto di fare con “Fuori Orario – Gravosità lavori a turno e lavoro notturno”, il ciclo di tre incontri nazionali avviato a Bologna lo scorso 10 giugno, all’interno del 35° Salone della Salute e Sicurezza. Una campagna, quella denominata TRA.IN-S – Trasportiamo in Sicurezza, che parla non solo ai lavoratori, ma alla società intera. E che si avvale della collaborazione scientifica di More Safe A.P.S., ente specializzato nello studio dei rischi professionali.

Il tema è tutt’altro che secondario. Il lavoro a turni e il lavoro notturno coinvolgono oggi milioni di lavoratori italiani in settori come trasporti, sanità, logistica, sicurezza, distribuzione. Ma l’organizzazione del lavoro su turni è ancora trattata come un aspetto tecnico, di pianificazione. In realtà, è una questione sanitaria, sociale e contrattuale. Perché altera i ritmi biologici, incide sulla vita di relazione, moltiplica lo stress, espone a patologie anche gravi. Eppure – fino a pochi anni fa – se ne parlava troppo poco, come se fosse una variabile ineluttabile della modernità.

Con il primo incontro di Bologna, FAST-Confsal ha provato a colmare questo silenzio. Lo ha fatto con metodo e rigore, mettendo a confronto ricerca, medicina del lavoro e rappresentanza sindacale. Il medico del lavoro Ennio Savino ha illustrato i meccanismi neurofisiologici alla base del ciclo sonno-veglia, regolato dalla melatonina e influenzato dall’alternanza luce-buio. Ha chiarito perché i turni, soprattutto quelli notturni, interferiscono con i ritmi circadiani, e quindi con l’intero sistema endocrino, cardiovascolare e metabolico. Ha spiegato cosa significa, in concreto, il cosiddetto “jet lag del turnista”, e perché non esiste un vero adattamento biologico a questo tipo di lavoro.

Le evidenze sono ormai consolidate: il lavoro notturno aumenta il rischio di malattie croniche, disturbi digestivi, insonnia, alterazioni ormonali e patologie dismetaboliche. Secondo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), è “probabilmente cancerogeno per l’uomo”. È associato inoltre a un aumento degli infortuni sul lavoro, specialmente nei settori ad alto rischio come i trasporti ferroviari. E non va trascurato il danno sociale: la rottura dei ritmi familiari e delle relazioni interpersonali, la solitudine, la difficoltà di conciliare vita e lavoro.

Tutto questo non è stato detto con toni allarmistici, ma con sobrietà e competenza. Né l’intento era solo informativo: si tratta di porre le basi per un salto di qualità nella contrattazione, per ottenere regole migliori, tutele più forti, riconoscimenti concreti per chi lavora fuori orario. È in questa direzione che si muove la campagna TRA.IN-S: ascoltare, riflettere, proporre.

Le prossime tappe si terranno a Roma il 18 settembre e a Firenze il 12 novembre.

Non sono mancate, tuttavia, alcune polemiche. C’è chi ha osservato che organizzare un convegno del genere pochi giorni dopo la sigla del rinnovo del CCNL della Mobilità – Area Attività Ferroviarie non sarebbe stato “opportuno”, quasi a suggerire un’operazione di distanziamento o di critica postuma. È una lettura miope, se non pretestuosa. La verità è che il calendario degli eventi è stato definito tempo prima, senza alcuna intenzione simbolica. Ma, ancor più, questa coincidenza temporale è la prova – e non il problema – della coerenza di un’organizzazione sindacale che negozia con serietà, ma non smette mai di studiare, di osservare, di porre domande, di proporre soluzioni. Mentre altri siglano contratti e poi archiviano i problemi, noi continuiamo ad analizzarli.

Anzi, non sfugge che alcune sigle stiano ora riscoprendo l’importanza di questi temi, proponendo percorsi simili a quelli avviati da FAST-Confsal già da tempo. Che lo facciano è una buona notizia: quando la salute dei lavoratori torna al centro del dibattito, il merito non è di chi rivendica esclusività, ma di chi ha avuto la pazienza di iniziare. A piccoli passi, ma con una direzione chiara.

Il sindacato, per FAST-Confsal, non si esaurisce nel verbale di un incontro o nella firma su un rinnovo: si misura nella capacità di dare seguito, sostanza e prospettiva alle battaglie negoziali. Anche fuori orario.

Categoria: Attualità

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Article by: sabrina Mancini